Vola il prezzo del gas in Europa con la posizione di Vladimir Putin sul pagamento delle forniture in rubli mentre la guerra in Ucraina prosegue senza sosta. In avvio le quotazioni ad Amsterdam segnano un balzo a 132 euro al Mwh, in rialzo del 4,8% rispetto alla chiusura di ieri. A Londra il prezzo sale a 305 penny al Mmbtu, in aumento dell'1,9%.
 

Intanto la Borsa di Tokyo termina la seduta col segno meno per il terzo giorno consecutivo, seguendo l'andamento dei mercati azionari Usa, con gli investitori che guardano con timore al nuovo aumenti dei casi di contagio da Covid in Cina, dopo il lockdown imposto nella città di Shanghai, e le ripercussioni sulla seconda economia mondiale. Nel primo giorno dell'anno fiscale giapponese l'indice di riferimento Nikkei mette a segno una flessione dello 0,56% a quota 27.665,98 cedendo 155 punti.

Avvio negativo per le Borse cinesi con le incertezze sulla guerra in Ucraina e l'evoluzione dell'ondata della variante Omicron a Shanghai: l'indice Composite di Shanghai cede nelle prima battute lo 0,71%, scivolando a 3.229,14 punti, mentre quello di Shenzhen perde lo 0,92%, a quota 2.117,96 e anche la Borsa di Hong Kong apre la seduta in territorio negativo: l'indice Hang seng segna nelle prime battute una flessione dell'1,58%, a 21.649,25 punti, con la debolezza dei titoli tecnologici. L'indice Hang Seng Tech, infatti, cede il 3,29%, a quota 4.408,03.

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